Marta Mancuso nuova presidente di Legambiente Parma

Abbiamo eletto Marta Mancuso presidente di Legambiente Parma.

La natura è un mistero e senza arroganza dobbiamo prenderne parte – ha detto Marta nel suo discorso – Assumo  il ruolo di presidente con molta umiltà. Ho conosciuto Legambiente facendovi il servizio civile. Far parte di Legambiente è una bella soddisfazione perché è una squadra di persone preparatissime in tutti settori: educativo, naturalistico, sociale e politico. La sede del Bizzozero è come una casa accogliente, aperta a tutti, e continueremo ad operare in questa direzione”. 

Marta ha 28 anni ed è insegnante di scienze.  La potete contattare a questa mail.

Il rinnovo degli organismi dirigenti ha chiuso il congresso, tenuto a Baganzola, per rimarcare la vicinanza al paese su cui incombe il rischio di un pesante impatto ambientale a causa del progetto di ampliamento dell’aeroporto.

Marta ha rilevato il testimone da Bruno Marchio, che ha guidato l’associazione ambientalista dal 2015 ed ora ne sarà il tesoriere. Nella sua relazione conclusiva Bruno è partito dal sottolineare l’importanza del centro estivo per bambini, e la valenza  dell’educazione ambientale come asse portante dell’associazione, che vede anche risvolti sociali non banali come il progetto svolto alla Rems di Mezzani. 

Bruno ha poi toccato le principali problematiche ambientali del territorio su cui Legambiente ha cercato di intervenire: dalla Tibre ai rifiuti, alla pessima gestione del verde urbano, “noi in quattro anni abbiamo piantato cento alberi e arbusti – ha detto prima di soffermarsi sulla principale battaglia condotta da Legambiente: “La Campagna contro il mall e l’ampliamento aeroporto è stata una battaglia fondamentale. Meno male che l’abbiamo fatta. E non da soli ma in vicinanza con gli abitanti di Baganzola. È stata un’iniziativa popolare in una città che si sta assopendo. Una battaglia che deve rendere i parmigiani orgogliosi che quando una cosa è sbagliata ancora qualcuno si alza e dice no, con ragione, come ha confermato l’azione della magistratura. Noi sapevamo che c’era un problema ambientale grosso, ma non potevamo immaginare ci fossero tante magagne. E a oggi, dopo 18 mesi dalla nostra denuncia, ancora non c’è il piano di rischi aeroportuale, per dirne una”.

Il congresso di Legambiente è stato aperto manifestando solidarietà alla senatrice Liliana Segre e con un breve ricordo di Mario Del Chicca, scomparso la scorsa estate e per lungo tempo nel direttivo dell’associazione. In seguito, tra i vari interventi, molto toccante il racconto di Rafat Mory Dosso, rifugiato dalla Costa D’Avorio, transitato per le carceri libiche. E il saluto di Bibo Pedretti, primo storico presidente di Legambiente negli anni Ottanta.

 

Sono intervenuti anche alcuni ospiti tra cui Lorenzo Lavagetto (PD), Giuliano Amadei (Rifondazione Comunista), Enrico Ottolini (Verdi). Da ricordare l’incontro precongressuale svolto la sera precedente su “Clima e Rievoluzione” che ha visto dialogare Maria Paola Chiesi, direttrice Corporate Social Responsability Gruppo Chiesi, Renzo Valloni, vicepresidente Centro Etica Ambientale, Chiara Bertogalli, coordinatrice regionale di Possibile, con la moderazione del giornalista Chicco Corini, dove sono emersi spunti costruttivi per affrontare l’emergenza climatica con un coinvolgimento collettivo.

I nuovi organismi di Legambiente Parma vedono una segreteria  così composta: Chiara Bertogalli, Francesco Dradi, Marta Mancuso (presidentessa), Giuseppe Massari, Alessandra Terzi.  Tesoriere: Bruno Marchio.

Il direttivo è composto da: Giuliana Barcellona,  Davide Beretta, Sergio Bertani, Chiara Bertogalli, Elena Bianchi, Giuseppe Boselli, Claudio  Carpi, Michele Chiari, Enrico Copercini, Nicola Dall’Olio, Rafat Dosso, Francesco Dradi, Fabio Faccini, Fiorenza Ferretti, Emanuele Fior,  Enrica Gianola Bazzini, Anna Kauber, Marta Mancuso, Bruno Marchio, Giuseppe Massari, Silvia Massera, Maurizio Olivieri, Francesco Petrolini, Michele Saldina, Matteo Sani, Nadia Severgnini, Marina Spora, Alessandra Terzi, Alessandra Uni, Salvatore Ziliani.

 

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