Il gas naturale, costituito principalmente da metano (CH4), è uno dei gas impiegati per usi domestici. In un lasso di tempo di 20 anni, una molecola di metano risulta essere circa 80\90 volte più efficace nell’intrappolare e trattenere il calore nell’atmosfera di una molecola di diossido di carbonio. Uno studio recente pubblicato su Nature ha rivelato che il settore delle estrazioni è responsabile della dispersione nell’atmosfera di 13 milioni di tonnellate di metano l’anno. Questo e altri studi mettono in discussione il presupposto secondo il quale le emissioni totali di carbonio da gas naturale siano minori di quelle da altri fonti, in quanto considerano la quantità di gas che viene dispersa durante il processo di produzione. Secondo Jessika Trancik, esperta di energie del MIT, è sicuramente fondamentale impegnarsi per eliminare gradualmente le emissioni di CO2, sostanza che terrà il pianeta bloccato in un surriscaldamento a lungo termine, ma per gli obiettivi climatici che il mondo attualmente si sta affannando a raggiungere, è necessario anche impedire ulteriori fuoriuscite di metano nell’atmosfera.
È vero, tutto questo richiede un intervento decisivo e impattante, alquanto diverso da quello che possiamo attuare quotidianamente dalle nostre case, ma da qualche parte si deve iniziare, no? Piccoli gesti di sostenibilità attuati da tutti, con costanza e consapevolezza, possono fare la differenza. In generale scegliere di adottare un consumo responsabile è nel nostro interesse ed è essenziale per la sostenibilità, sociale e ambientale.
Focalizzando l’attenzione sui consumi domestici di gas scopriamo, inoltre, che gli impianti a metano, soprattutto con il sopraggiungere delle stagioni fredde, sono i responsabili della maggior parte delle emissioni di ossidi di azoto (NOX). L’ossido di azoto è l’intermediario per la produzione di pericolosi inquinanti secondari come l’ozono, l’acido nitrico e l’acido nitroso che minacciano non solo la biodiversità e gli ecosistemi, ma attraverso le vie respiratorie superiori riescono a penetrare anche nei polmoni e possono provocare effetti acuti sulla salute.
In Italia, è proprio l’Emilia-Romagna ad essere in vetta alla classifica per il maggior consumo pro capite annuo di gas.
Diversi sono i fattori che incidono sulla bolletta del gas, il primo è sicuramente il clima della zona di residenza e di conseguenza l’utilizzo, a volte smodato, dei riscaldamenti, ma ci sono anche altri accorgimenti e trucchi che si possono attuare per ridurre gli sprechi e i consumi di gas in casa.
- L’importanza delle consapevolezza – Anche quest’anno l’inquinamento dell’aria ha raggiunto livelli spropositati in tutta Italia, e i colpevoli di questa pessima qualità dell’aria sono stati traffico e riscaldamenti. C’è tuttavia una differenza sostanziale tra questi due fattori, dovuta alla poca informazione. È maggiore, infatti, la consapevolezza riguardo l’inquinamento dovuto al traffico stradale rispetto a quello provocato dagli impianti di riscaldamento domestico. Ad esempio, la seconda fonte di riscaldamento delle famiglie italiane, dopo il gas naturale, sono le biomasse legnose (legna, cippato e pellet) e queste ultime, da un lato, sono ritenute fondamentali in quanto rappresentano la prima fonte di energia rinnovabile e dall’altro sono considerate tra le prime cause di emissioni di particolato primario PM10. Quindi, cosa si può fare? Rottamare le vecchie stufe a pellet o legna ed effettuare una costante manutenzione! Sì, perché la verità è che ad inquinare non sono propriamente le biomasse legnose ma l’utilizzo ancora troppo diffuso di apparecchi vecchi e obsoleti. È dimostrato infatti che l’uso di combustibili certificati e di apparecchi di nuova generazione abbatte le emissioni fino all’80%.
- La manutenzione è sempre necessaria – Per garantire il buon funzionamento e l’efficienza dei nostri apparecchi bisogna sempre fare attenzione alle loro condizioni e alla loro pulizia, indipendentemente dal tipo o dal modello che possediamo. Una costante manutenzione della caldaia una volta l’anno è fondamentale, specie per prevenire le incrostazioni di calcare. La pulizia della caldaia è facile da effettuare, bastano un pennello o una bomboletta ad aria compressa e dell’alcol (si trovano tante guide e tutorial online).
Ogni 4 o 2 anni a seconda dell’età del nostro apparecchio va effettuato inoltre un controllo più approfondito da parte di un tecnico (come verifica dei fumi) indispensabile per la nostra sicurezza. Sembra esagerato? Pensa che una caldaia in cattivo stato consuma il 30% in più!
- Custodisci il calore della tua casa –La primavera è giunta e finalmente abbiamo smesso di accendere i riscaldamenti, tuttavia imparare a capire come mantenere una buona temperatura in casa è importante in tutte le stagioni! In casa porte ed infissi vecchi comportano la dispersione di moltissimo calore. Come rimediare? Diverse sono le soluzioni che puoi considerare: si possono applicare strisce adesive sui contorni per ridurre sensibilmente gli spifferi d’aria in entrata, oppure puoi dare sfogo alla tua creatività e provare a riutilizzare vecchi cuscini o calzini come paraspifferi. Infine, se hai necessità di rinnovare casa, il consiglio è di investire su infissi ad alta conservazione termica, i quali migliorano il comfort dell’abitazione garantendo evidenti risparmi sulla bolletta, ti permettono, inoltre, di sfruttare le detrazioni per la riqualificazione energetica delle case e soprattutto di ridurre le emissioni.
- Utilizza il gas in cucina in maniere razionale – Ebbene sì, anche in cucina si possono mettere in pratica piccole azioni che, senza tanto sforzo, ci permetteranno di ridurre gli sprechi di gas. In questo periodo particolare, abbiamo riscoperto il piacere di cucinare pietanze ricercate o che richiedono semplicemente tempi di cottura più lunghi. Come possiamo allora ridurre i consumi? Usare pentole adeguate è il primo passo, quelle in acciaio inox a fondo alto sono le migliori e un’altra cosa importante è scegliere il bruciatore della misura giusta. Solo il calore che raggiunge il fondo del recipiente è utile, se la fiamma supera i bordi si spreca energia e si rovina il tegame. Anche riguardo il forno a gas c’è qualcosina da sapere: ogni volta che apri lo sportello durante la cottura si perde il 20 % del calore, inoltre, evitare il preriscaldamento e spegnere il forno 5-10 minuti prima della fine della cottura può valerci un risparmio del 30%.
- Scegli metodi di cottura adatti – Per ridurre sprechi e consumi la cottura a vapore è la scelta migliore consente, infatti, di preparare diversi piatti utilizzando una sola fiamma, inoltre cuocendo a basse temperature permette di preservare ed esaltare sapori e profumi delle pietanze.
Un altro alleato è, sicuramente, la pentola a pressione, ci permette di utilizzare meno gas e di ridurre i tempi ti cottura, anche in questo caso il vantaggio è anche nel risultato finale: evitando che i liquidi evaporino i cibi non perdono sali minerali e vitamine.
Se invece si predilige la cottura tradizionale è bene ricordare che coprire con un coperchio le pentole durante la cottura permette di evitare dispersione di calore.
- Acqua calda? Sì, ma con parsimonia – Se avete deciso di acquistare nuova rubinetteria è giusto che vi informiate sui modelli disponibili, ne esistono alcuni che prevedono miscelatori a basso flusso che riescono a ridurre il quantitativo di acqua considerevolmente mantenendo un getto corposo e soddisfacente. Eventualmente si può richiedere anche l’integrazione di un limitatore della temperatura. In alternativa è possibile dotarsi di piccoli dispositivi (a basso costo) come riduttori di flusso che vanno aggiunti alla rubinetteria preesistente.
Ci si può anche semplicemente affidare a delle buone pratiche quotidiane: devi semplicemente sciacquare qualcosa per pochi minuti o lavarti le mani? Non è necessario aprire il rubinetto dell’acqua calda. Infine, l’acqua che di solito lasci scorrere in attesa che si riscaldi può essere raccolta in un recipiente e riciclata per altri utilizzi domestici.
Tanti piccoli gesti possono contribuire a fare la differenza, provare per credere!