L’utilizzo di energia elettrica spesso non ci dà l’idea di stare consumando direttamente qualche bene naturale tangibile come invece avviene nel caso di acqua o gas; eppure dall’utilizzo di questo tipo di energia derivano tanti effetti negativi sull’ambiente, vediamo il perché.
In Italia la produzione di energia elettrica deriva principalmente dall’uso di fonti energetiche non rinnovabili (combustibili fossili quali gas naturale, petrolio e carbone). Nelle centrali di produzione questi combustibili vengono bruciati per produrre vapore ad elevata temperatura e pressione, il quale si espande facendo ruotare una turbina collegata ad un alternatore, ossia quello strumento che converte l’energia meccanica in energia elettrica. Queste centrali hanno un forte impatto ambientale per via delle emissioni in aria: la CO2, in particolare, costituisce il principale prodotto di scarto del processi di combustione che occorrono per il loro funzionamento. Oltre all’anidride carbonica, la produzione di energia elettrica da fonti non rinnovabili, rilascia in atmosfera anche particolati, ossia polveri di diverso diametro e pericolosità, a seconda dei combustibili e delle tecnologie impiegate.
L’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha stimato che in media ad ogni KWh consumato dal contatore di casa corrisponda una emissione di 252,4 g di CO2. Considerando che una famiglia italiana consuma in media 2700 KWh all’anno se ne deduce che ogni famiglia con i soli consumi elettrici domestici, immette mediamente in atmosfera circa 951kg di CO2, ogni anno. Mica poco!
Riducendo quindi i nostri consumi a casa otterremo anche una riduzione di emissioni di CO2 e particolati durante la produzione di energia elettrica e perché no, una bolletta più…leggera! Vediamo qualche consiglio per evitare gli sprechi inutili:
- 1,2,3…CAMBIO! Il primo e importante passo da fare, se non lo si è ancora fatto, è quello di sostituire tutte le lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo, ossia quelle al neon o a LED. Infatti, mentre le lampadine tradizionali trasformano solo il 5% dell’energia elettrica ricevuta in luce bianca (il resto viene disperso), quelle al neon ne trasformano ben il 25% e quelle a LED addirittura il 50%. Il risparmio non è affatto indifferente!
- NATURALE E’ BELLO Quasi scontato ricordare anche di spegnere le luci quando non sono necessarie. Durante il giorno possiamo approfittare della luce naturale; esistono tanti piccoli trucchi per rendere le nostre case più luminose come dipingere i soffitti di colori chiari, scegliere tendaggi leggeri e posizionare gli specchi in modo tale che riflettano la luce che entra dalle finestre.
- NO ALLE PISTE DI ATTERRAGGIO Un altro piccolo ma importante accorgimento per ridurre lo spreco di elettricità in casa è fare attenzione alle “piste di atterraggio”, ossia a tutte quelle piccole lucine che vediamo accese quando, ad esempio, ci alziamo di notte per bere. Parliamo dello standby dei nostri apparecchi elettronici come la tv, il lettore dvd, il decoder ma anche il forno e la lavatrice… L’energia utilizzata per mantenere accese queste piccole luci costituisce il 10-15% dell’energia elettrica totale utilizzata da una casa, senza in realtà servire a nulla. Come risolvere il problema? Per gli apparecchi più grandi basta staccare la spina, mentre quelli più piccoli possono essere collegati ad una ciabatta elettrica dotata di interruttore in modo tale da spegnerla quando non li stiamo utilizzando!
- LO STRETTO INDISPENSABILE Perché non diminuire l’utilizzo di elettrodomestici non indispensabili come l’asciugatrice, il ferro da stiro e il microonde? Con l’arrivo della bella stagione il bucato può essere asciugato al sole; allo stesso modo esistono diversi trucchi per ottenere indumenti impeccabili anche senza l’uso del ferro da stiro. Infine, quando è possibile pianificare con anticipo i pasti, possiamo fare scongelare i cibi in frigorifero o all’aria, evitando di usare il microonde.
- VOTO: A++ Un altro consiglio è quello di dotarsi di elettrodomestici di classe A (o superiore); nonostante il loro costo sia più elevato, il risparmio in bolletta sul lungo termine e il rispetto dell’ambiente sono garantiti. Un apparecchio di ultima generazione assicura infatti una riduzione dei consumi che oscilla tra il 25% e il 45% rispetto a vecchi modelli. Ricordiamoci però di prendercene cura! Sbriniamo periodicamente il freezer, puliamo i filtri di lavatrice e lavastoviglie e teniamo il forno pulito dai residui di cibo, oltre ad effettuare lavaggi solo a pieno carico e a basse temperature. Una buona manutenzione ed un uso corretto degli elettrodomestici mantengono l’efficienza alta e i consumi energetici bassi.
Tanti piccoli gesti possono contribuire a fare la differenza, provare per credere!