Marta Maria Mancuso è la nuova presidente di Legambiente Parma.

Il rinnovo degli organismi dirigenti ha chiuso il congresso, tenuto a Baganzola, per rimarcare la vicinanza ad un paese su cui incombe il rischio di un pesante rischio ambientale dovuto al progetto di ampliamento dell’aeroporto.

Marta, 28 anni, insegnante di scienze, nel suo discorso ha detto:

Francesco Dradi, membro della Segreteria.

La natura è un mistero e senza arroganza dobbiamo prenderne parte. Assumo il ruolo di presidente con molta umiltà. Ho conosciuto Legambiente facendovi il Servizio Civile. Far parte di Legambiente è una bella soddisfazione perché è una squadra di persone preparatissime in tutti i settori: educativo, naturalistico, sociale e politico. La sede del Bizzozero è come una casa accogliente, aperta a tutti, e continueremo ad operare in questa direzione.

Marta rileva il testimone da Bruno Marchio, che ha guidato l’associazione dal 2015 ed ora ne sarà il tesoriere. Bruno, nella sua relazione conclusiva, è partito dal sottolineare l’importanza del centro estivo per i bambini e la valenza dell’educazione ambientale come asse portante dell’associazione, che vede anche risvolti sociali non banali come il progetto svolto alla Rems di Mezzani. Ha poi toccato le principali problematiche ambientali del territorio su cui Legambiente ha cercato di intervenire: dalla Tibre ai rifiuti, alla pessima gestione del verde urbano: in quattro anni Legambiente ha piantato cento alberi e arbusti.

 

Bruno si è infine soffermato sulla principale battaglia condotta dall’associazione:

Bruno Marchio, tesoriere.

 La Campagna contro il mall e l’ampliamento dell’aeroporto è stata una battaglia fondamentale. Menomale che l’abbiamo fatta! E non da soli ma in vicinanza con gli abitanti di Baganzola. È stata un’iniziativa popolare in una città che si sta assopendo. Una battaglia che deve rendere i parmigiani orgogliosi che quando una cosa è sbagliata, ancora qualcuno si alza e dice no, con ragione, come ha confermato l’azione della magistratura. Noi sapevamo che c’era un problema ambientale grosso, ma non potevamo immaginare che ci fossero tante magagne. E ad oggi, dopo 18 mesi dalla nostra denuncia, ancora non c’è il piano di rischio aeroportuale, per dirne una.

 

Rafat Mory Dosso, membro del Direttivo.

 

Il congresso di Legambiente è stato aperto manifestando solidarietà alla senatrice Liliana Segre e con un breve ricordo di Mario Del Chicca, scomparso la scorsa estate e per lungo tempo nel direttivo dell’associazione. In seguito, tra i vari interventi, molto toccante è stato il racconto di Rafat Mory Dosso, rifugiato della Costa D’Avorio, transitato per le carceri libiche.
In conclusione il saluto di Bibo Pedretti, primo storico presidente di Legambiente negli anni Ottanta.