ALLUNGAMENTO DELLA PISTA DELL’AEROPORTO GIUSEPPE VERDI IL PARERE NEGATIVO ESPRESSO DAGLI UFFICI COMUNALI CONFERMA QUANTO DA ANNI SOSTENGONO LE ASSOCIAZIONI
Parma, 05 gennaio 2022 | Comunicato stampa |
Il recente parere negativo espresso dagli uffici tecnici comunali in merito al progetto di allungamento della pista dell’aeroporto G. Verdi non fa che confermare quanto le associazioni Legambiente Parma, No Cargo Parma e WWF Parma sostengono da anni.
E’ dall’avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale nel 2018 che le associazioni hanno messo in rilievo tutte le criticità e le lacune di un progetto carente sotto il profilo tecnico e finanziario ed estremamente impattante sul piano ambientale e della sicurezza dei cittadini
Le associazioni, attraverso le loro ripetute osservazioni scritte, hanno da subito sottolineato le carenze in merito alla compatibilità dell’opera sul territorio, alla sua sostenibilità economica e alla sua effettiva utilità.
In particolare, oltre ai pesanti impatti ambientali connessi con il consumo di suolo, le emissioni e l’inquinamento acustico, sono state sottolineate considerazioni sull’incremento del rischio di incidente aereo per la popolazione e le infrastrutture, con la scuola primaria e la scuola secondaria di Baganzola che insieme alla TAV ricadrebbero in zona di tutela B del rischio aeroportuale e con l’autostrada A1 che ricadrebbe addirittura nella zona di tutela A, a più alto rischio di incidentalità.
Si è inoltre evidenziato la mancata valutazione dei costi e degli impatti, trasportistici ed ambientali, che deriverebbero dalla chiusura di Viale delle Esposizioni e dalla necessità di realizzare una nuova infrastruttura stradale di accesso alle Fiere.
Rileviamo con piacere che le osservazioni da noi sollevate 4 anni fa sono state interamente riprese dagli uffici tecnici comunali negli atti con cui esprimono parere negativo sulla compatibilità urbanistica del progetto. Ci domandiamo però come mai l’amministrazione comunale, che ha sempre sostenuto con forza la conversione cargo dell’aeroporto, non abbia fatto prima queste verifiche, posto che tutte queste valutazioni erano già disponibili.
Auspichiamo che questa presa d’atto tecnica possa fare ricredere l’amministrazione e portare allo stop definitivo di un progetto che non sta in piedi e che farebbe danno al territorio e comporterebbe solo un ulteriore spreco di risorse.